Ospiti 2021

[:it]Emilia Agnesa si laurea alla specialistica in lettere antiche e insegna latino e greco nei licei classici di Cagliari e di Roma. Si forma come attrice teatrale presso il Riverrun Teatro, i Cada Die e con le masterclass di formazione permanente di Sardegna Teatro. Inizia poi la sua attività di autrice, scrivendo racconti per il collettivo “Scrittori da Palco”, organizzato da Flavio Soriga, e tenendo una sua rubrica per l’Unione Sarda, “Alla finestra”. Nel 2021 si diploma al master di Drammaturgia e Sceneggiatura dell’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e partecipa alla masterclass della Biennale Teatro di critica con Andrea Porcheddu. Vincitrice della rassegna di drammaturgia “Sostantivo Gender” nell’ottobre 2021, attualmente collabora come dramaturg presso il Teatro di Roma, per il collettivo “Amori Difficili” e per la rassegna “Trend” al Teatro Belli di Roma.


 

Manuela Arca (Oristano, 1974) è giornalista professionista, insegnante di Lettere nei Licei e docente a contratto di Teoria e Tecnica del linguaggio giornalistico all’Università di Cagliari.


 

 

 

Stefano Bartezzaghi (Milano, 1962) insegna Semiotica della Creatività (Università Iulm, Milano), e scrive di cultura, lingua e giochi verbali su La Repubblica, dove tiene da vent’anni la rubrica “Lessico e Nuvole” (Venerdì di Repubblica). Da due anni pubblica ogni giorno un cruciverba diverso. Dirige per Bompiani le collane “Campo aperto” (semiotica) e “Amletica leggera” (umorismo). Il suo ultimo libro è Mettere al mondo il mondo. Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare (Bompiani, 2021).


 

 

Paolo Berizzi è inviato di “Repubblica”, dove lavora dal 2000 e firma la rubrica quotidiana Pietre. Ha subito atti intimidatori a causa della sua attività giornalistica sull’estrema destra italiana. Da febbraio 2019 vive sotto scorta, unico cronista europeo sottoposto a protezione per minacce neofasciste e neonaziste. Tra i suoi ultimi libri: NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista (Baldini+Castoldi 2018) e L’educazione di un fascista (Feltrinelli 2020).


 

 

Lavinia Bianchi, PhD in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale, insegna Pedagogia Interculturale nel corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Università di Modena e Reggio Emilia. Da anni lavora e si occupa di ricerca nell’ambito della giustizia sociale. Gli interessi di studio sono relativi agli studi postcoloniali, pedagogia della differenza, antirazzismo, e pensiero della complessità.


 

 

Vito Biolchini è giornalista professionista e comunicatore, è uno dei conduttori della trasmissione Mediterradio, in onda in Sardegna e in Sicilia sulle frequenze di Radio Rai, su quelle di Rcfm in Corsica e di Pbs a Malta. Collabora con la testata Vita e tiene da oltre dieci anni un blog in cui tratta prevalentemente temi di politica e cultura.


 

 

Giulia Blasi appartiene alla Generazione X (i nati fra il 1964 e il 1980) ed è stata un’adolescente infelice nei rutilanti anni Ottanta. Per fortuna, più o meno a quell’epoca, ha scoperto due cose che la rendono felice: il femminismo e la scrittura. Ha pubblicato Nudo d’uomo con calzino (Einaudi Stile Libero), Il mondo prima che arrivassi tu e Siamo ancora tutti vivi (Mondadori), Se basta un fiore (Piemme). Con Rizzoli sono usciti i suoi saggi Manuale per ragazze rivoluzionarie (2018; Bur 2020) e Rivoluzione Z (2020). www.giuliablasi.it


 

 

Jan Brokken, scrittore e viaggiatore olandese, noto per la capacità di raccontare le vite di personaggi fuori dal comune e i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale, ha pubblicato numerosi libri che la stampa ha avvicinato a Graham Greene e Bruce Chatwin, come Jungle Rudy, il suo primo successo internazionale. Iperborea ha inoltre pubblicato Nella casa del pianista, sulla vita di Youri Egorov, Il giardino dei cosacchi, sul periodo siberiano di Dostoevskij, il bestseller Anime baltiche, viaggio in un cruciale ma dimenticato pezzo d’Europa, Bagliori a San Pietroburgo, dedicato alla grande città della musica e della poesia russa, e I Giusti, reportage sull’operazione di salvataggio del 1940 che coinvolse più di ottomila ebrei.


 

Donatella Martina Cabras è autrice di percorsi performativi e didattici nell’ambito di una ricerca permanente sul movimento e fondatrice dell’associazione movimentopoetico, collabora con centri culturali, festival e scuole mossa dall’idea che la danza sia uno strumento di sviluppo, crescita e relazione. Radica la sua formazione da danzatrice  inizialmente in Inghilterra e prosegue poi in Italia con specializzazioni in ambito sociale e pedagogico. Sogna una casa della danza in Sardegna con vista sul mare dove si promuova la danza per tutti.


 

Maria Grazia Calandrone è poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, autrice e conduttrice radiofonica per Rai Radio 3 e regista per CorriereTV. Ha vinto i premi Montale, Pasolini, Trivio, Europa, Dessì e Napoli per la poesia, Bo-Descalzo per la critica letteraria. Fra i suoi ultimi libri, Serie fossile (Crocetti,2015), Gli scomparsi. Storie da «Chi l’ha visto?» (Pordenonelegge, 2016), Il bene morale (Crocetti, 2017), Giardino della gioia (Mondadori,2019). Porta in scena il videoconcerto Corpo reale. Ha curato la rubrica di inediti «Cantiere Poesia» per Poesia (Crocetti). Suoi libri e sillogi sono tradotti in molte lingue. Tiene laboratori di poesia in scuole pubbliche, carceri, DSM. Il suo sito è www.mariagraziacalandrone.it.


 

Lia Careddu è un’attrice sarda. Opera principalmente in teatro, ma con diverse incursioni nel cinema, radio e televisione, dai primi anni 70. Molte sono le esperienze e collaborazioni con registi, attrici e attori del teatro italiano e non solo. Difficile fare un elenco o una citazione di tali collaborazioni perché sono state tutte fondamentali e formative. Molti sono ancora i progetti ai quali sta lavorando.


 

 

Renato Chiocca è regista e sceneggiatore. Tra i suoi lavori i documentari Mattotti (2006), Nanga Parbat (2008) e Islam de Cuba (2020), i cortometraggi Il principiante (2004), Differenti (2009) e Una volta fuori (2012), il graphic novel La cicatrice (2017), lo spettacolo Processo per stupro (2018) e il programma Tù sì que vales (2018-2020). Collabora con Internazionale, con Pazza Idea dal 2012 e dal 2013 è direttore artistico a Latina della rassegna culturale Lievito.


 

 

Ester Cois, PhD in Sociologia del Genere e della Famiglia, è Delegata Pro- Rettorale per l’Uguaglianza di Genere e Presidentessa del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Cagliari. Sociologa del Territorio, afferisce al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. È Managing Editor della rivista internazionale “Sociologica. International Journal for Sociological Debate”. Attualmente impegnata nel progetto di ricerca Horizon 2020 “SUPERA. Supporting the Promotion of Equality in Research and Academia”, che ha redatto il primo Piano di Uguaglianza di Genere dell’Università di Cagliari, è responsabile scientifica del progetto europeo Erasmus+ “SMILE. Social Meaning Impact through LLL Universities in Europe”, nell’area “Women in Leadership”, consulente esperta del progetto europeo “UNISafe”, contro la violenza di genere in Accademia, e membro della sottocommissione nazionale CRUI per i Gender Equality Plan. I suoi interessi di ricerca si focalizzano sulle diseguaglianze di genere nell’uso dello spazio pubblico e sui processi di rigenerazione e inclusione sociale in ambito urbano e rurale.


 

Emanuele Contis musicista, Compositore e Sound Designer. Master in Composizione di Musica per il Cinema, TV e Videogames al Berklee College of Music. CEO e co-founder di INDÒRU – Boutique del Suono, società che si occupa della creazione di suoni e musica “su misura” per le immagini. Ha scritto musica originale per film, serie tv, documentari, cortometraggi, pubblicità e installazioni sonore. Ha firmato le musiche per importanti programmi televisivi come “Nuovi Eroi” (sigla e colonna sonora), “Quante Storie” (sigla e colonna sonora), “Presa Diretta” (colonna sonora), e altri, in onda sulla rete nazionale (RAI 3). Laureato in Ingegneria Civile all’Università degli Studi di Cagliari, è da sempre interessato al rapporto tra suono, forma e spazio.


 

Mafe De Baggis è freelance convinta, consulente di comunicazione e di progettazione. Dice di sé “Lavoro per liberare le energie delle aziende e delle persone usando le storie per mettere ordine nel loro modo di comunicare, di raccontarsi, di entrare in relazione con gli altri. Lo faccio usando soprattutto i media digitali, ma solo perché da una ventina d’anni sono l’ambiente più interessante tra tutti quelli a disposizione, soprattutto se combinati con un uso narrativo degli spazi fisici (negozi, uffici, luoghi d’incontro). Il mio ultimo libro (EDEA) si intitola Libera il futuro.”


 

Giovanni Dessole aka John McSun. Nulvese classe ’77 nato (per caso) ad Alghero e residente a Sassari da 24 anni. Documentarista marino mancato, scienziato politico per accademia, trascorsi da animatore in campeggio per gaudente sopravvivenza e il giornalismo come passione e professione. Professionista, precario da sempre, scrive per Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport; nel passato ha collaborato con Epolis, al presente con la Nuova Sardegna. A bordo campo – alla tastiera del mac – sta al fianco della Dinamo basket dalla promozione in serie A sino allo storico triplete. Comunicazione e social management il suo pane quotidiano declinato fra aziende all’avanguardia nell’innovazione tecnologica e società sportive, festival culturali e cooperative di pastori, food&beverage eccetera. Eccetera. Scrive, tanto. Ama, le parole con più di 7 lettere.

 


 

Paolo Di Paolo è nato a Roma nel 1983. Da bambino era indeciso se fare il prestigiatore o il cuoco, la sua prima vera passione è stata il disegno. Dai fumetti è passato ai libri e non li ha più lasciati. Ha scritto racconti, romanzi, testi teatrali, storie per bambini e ragazzi. A vent’anni è stato finalista al Campiello Giovani e al Premio Calvino. Con Mandami tanta vita (2013) è stato finalista al Premio Strega, con Lontano dagli occhi (2019) ha vinto il Premio Viareggio. Conduce su Rai Radio 3 la trasmissione sulla lingua italiana «La lingua batte» e scrive sul quotidiano «la Repubblica». Ogni volta che può, si mette in viaggio.


 

Jolanda Di Virgilio, 30 anni, è cresciuta a Pescara e vive a Milano. Laureata in Lettere Moderne, si è diplomata alla Scuola Holden di Torino. Redattrice del sito ilLibraio.it e web&social specialist per il gruppo Mauri Spagnol, si occupa di editoria e comunicazione digitale. Scrive articoli, interviste, racconti, podcast, newsletter, copy. Collabora con D di Repubblica e tiene workshop su comunicazione e personal branding. Ha da poco pubblicato il suo primo romanzo, Non è questo che sognavo da bambina, scritto insieme a Sara Canfailla e pubblicato da Garzanti a fine estate 2021.


 

Michel Faber è nato nei Paesi Bassi nel 1960. È cresciuto in Australia e dal 1993 vive in una vecchia stazione ferroviaria nel nord della Scozia. In Italia ha pubblicato la raccolta di racconti La pioggia deve cadere (2008), i romanzi Sotto la pelle (2004), A voce nuda (2005), Il petalo cremisi e il bianco (2003), I gemelli Fahrenheit (2006), I centonovantanove gradini (2006), Il libro delle cose nuove e strane (2014), e per La nave di Teseo la raccolta di poesie Undying. Una storia d’amore. I suoi libri sono tradotti in 22 paesi.


 

Walter Falgio (Quartu Sant’Elena, 1970), insegnante, giornalista, dottore di ricerca in storia. Ha pubblicato saggi e monografie per Cuec, AM&D e FrancoAngeli. Ha curato per Soter editrice, La resistenza di Geppe, il diario del partigiano cagliaritano Nino Garau appena dato alle stampe. Presiede l’Istituto sardo per la storia dell’antifascismo e della società contemporanea.


 

 

 

Tiziana Ferrario, giornalista, è stata uno dei volti del Tg1, inviata di politica estera e corrispondente da New York. Negli anni ha documentato guerre e crisi umanitarie. L’Afghanistan in mano ai talebani, la loro caduta, le difficoltà per il paese di andare oltre le dure leggi tribali che lo governano. In questo suo primo romanzo racconta la storia di Homaira, la principessa afghana in esilio a Roma, che ha conosciuto personalmente durante il suo lavoro giornalistico, diventando una sua cara amica. Anche in questo libro emerge con forza un tema che le sta a cuore: la difesa dei diritti delle donne. Ha scritto Il vento di Kabul (Baldini Castoldi Dalai 2006), Orgoglio e pregiudizi (Chiarelettere 2017) e Uomini, è ora di giocare senza falli! (Chiarelettere 2020).


 

Alessio Forgione è nato a Napoli nel 1986. Scrive perché ama leggere e ama leggere perché crede che una sola vita non sia abbastanza. Il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour (2018), ha vinto il premio Giuseppe Berto 2019, il Premio Intersezioni Italia-Russia 2019, il Prix Méditerranée Étranger 2021, è tradotto in russo e francese, e in corso di traduzione in Grecia. Giovanissimi (2020) è stato selezionato nella dozzina del premio Strega 2020 ed è in corso di traduzione in Francia. Il nostro meglio è stato pubblicato nel settembre 2021 da La nave di Teseo.


 

Ilaria Gaspari è nata a Milano. Ha studiato filosofia alla Scuola Normale di Pisa, poi si è addottorata a Parigi, all’università della Sorbonne. Nel 2015 è uscito il suo primo romanzo, “Etica dell’acquario” (Voland). Per Sonzogno nel 2018 ha pubblicato “Ragioni e sentimenti. L’amore preso con filosofia”. Nel 2019 è uscito per Einaudi “Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita”, tradotto in Francia, Spagna, Brasile e presto in Grecia. A maggio 2021, sempre per Einaudi, “Vita segreta delle emozioni”, in corso di traduzione in diversi Paesi. Collabora con diverse testate giornalistiche e tiene corsi di scrittura alla Scuola Holden e alla Scuola Omero. Dall’autunno 2021 compare su Rai3 come ospite fissa del programma “La versione di Fiorella”, e dalla fine di novembre 2021 sarà anche su Radio3 come voce del programma “Zarathustra”.


 

Vera Gheno, sociolinguista, traduttrice dall’ungherese e divulgatrice, ha collaborato per vent’anni con l’Accademia della Crusca e per quattro anni con la casa editrice Zanichelli. Ha insegnato come docente a contratto all’Università di Firenze per 18 anni; da settembre 2021 è ricercatrice di tipo A presso la stessa istituzione. Tra i suoi ultimi libri: nel 2019 ha dato alle stampe Potere alle parole. Perché usarle meglio (Einaudi), La tesi di laurea. Ricerca, scrittura e revisione per chiudere in bellezza (Zanichelli), Prima l’italiano. Come scrivere bene, parlare meglio e non fare brutte figure (Newton Compton), Femminili singolari. Il femminismo è nelle parole (EffeQu); è del 28 aprile 2020 l’ebook per Longanesi Parole contro la paura. Istantanee dall’isolamento. Nel 2021 pubblica Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole (con Federico Faloppa, Edizioni Gruppo Abele); è uscito a settembre Le ragioni del dubbio. L’arte di usare le parole (Einaudi). Dal settembre 2020 al giugno 2021 ha condotto, con Carlo Cianetti, il programma di Radio1Rai Linguacce.


 

Tommaso Giagni (Roma, 1985) ha pubblicato da Einaudi i romanzi L’estraneo (2012) e Prima di perderti (2016). Tra le antologie a cui ha partecipato: Voi siete qui (minimum fax, 2007) e La caduta dei campioni (Einaudi, 2020). Scrive per «L’Espresso», «Avvenire» e «l’Ultimo Uomo». Il suo ultimo romanzo è I tuoni (Ponte alle Grazie, 2021).

 


 

 

Mauro Ermanno Giovanardi, cantautore raffinato e poliedrico, da più di 20 anni sulla scena musicale italiana come interprete, autore, performer, produttore discografico e direttore artistico. Tra i creatori della scena underground in Italia, fonda nel 1993 i La Crus, band dirompente che cambia le regole della musica alternativa italiana. Solista dal 2007. Quattro volte Targa Tenco. Partecipa nel 2011 al Festival di Sanremo. Negli anni ha sviluppato un rapporto molto intenso con il teatro lavorando a diversi spettacoli. È stato cofondatore dell’etichetta indipendente Vox Pop, con più di 100 numeri di catalogo stampati e distribuiti sia in Italia che all’estero. Direttore artistico di festival di musica e letteratura, tra cui dal 2015 Festival Equilibri-Tutti Siamo Diversi, Avola (SR). E dal 2018 alla Mole Vanvitelliana di Ancona, La Mia Generazione Festival, dove si racconta quanto la stagione musicale degli anni ‘90 sia stata culturalmente importante e dirompente per gli anni a seguire, sia in Italia che nel resto del mondo.


 

Hangar è dal 2014 un progetto di supporto gratuito per le realtà culturali che lavorano sui territori e che rappresentano un motore di sviluppo fondamentale per il settore economico. Si rivolge a chiunque voglia sviluppare le proprie competenze e capacità manageriali in ambito culturale (liberi professionisti, istituzioni, associazioni, enti no profit, rassegne di cultura e/o spettacolo). L’obiettivo è favorire l’intero ecosistema del management culturale, fornendo servizi e competenze attraverso laboratori, lezioni, seminari, workshop e percorsi di affiancamento. Ideato dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte e realizzato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, Hangar opera su diversi campi d’azione.

Digital Hangar è una piattaforma, realizzata con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, che offre gratuitamente video e articoli con tutorial, racconti e stimoli di buone pratiche per trasformare la relazione delle organizzazioni culturali con il digitale, ma anche momenti di dialogo, incontri e appuntamenti con esperti e innovatori per approfondire il tema della cultura digitale. Le persone coinvolte sono Valeria Dinamo, project manager di Hangar – Reinventare il futuro, Roberta De Bonis Patrignani di Fondazione Links, Alessandra Valsecchi esperta di comunicazione strategica.


 

Maria Loi è attrice, cantante, regista, dialogue coach e…aspirante navigatrice, ha cominciato a studiare e lavorare nel teatro prima dei 20 anni, interpretando ruoli classici e del teatro contemporaneo e di ricerca, muovendosi con agilità tra i ruoli drammatici, quelli grotteschi e quelli più leggeri della commedia musicale e brillante. Per oltre 10 anni è stata la prima attrice del Teatro Palazzo d’Inverno, storico teatro d’avanguardia e sperimentazione nel quartiere della Marina a Cagliari. Da oltre 20 anni anni si dedica ai Laboratori di drammatizzazione e spettacoli per adulti e bambini, ma soprattutto di educazione alla lettura e a Masterclass teatrali. Presta la sua voce per Spot, Documentari e Videoclip. Collabora stabilmente come attrice, docente e direzione artistica con Teatroteca – La porta illuminata; collabora occasionalmente con altre compagnie, associazioni, musicisti, cantanti.


 

Paolo Milone, psichiatra, è nato a Genova nel 1954. Ha lavorato in un Centro Salute Mentale e poi in un reparto ospedaliero di Psichiatria d’urgenza. Per Einaudi ha pubblicato L’arte di legare le persone (2021), il suo primo libro.


 

 

 

Felice Montervino è attore e performer. Formato giovanissimo presso il RiverrunTeatro di Cagliari da Rino Sudano ed Elio Turno Arthemalle. Prosegue la sua formazione perfezionandosi presso il Teatro Stabile della Sardegna. Si sposta, poi, a Milano partecipando al Laboratorio Permanente di Formazione Attori presso la compagnia A.T.I.R. e a seguire frequentando “Repertorio” Scuola Permanente di Alta Formazione per artisti residenti presso la Corte Ospitale di Rubiera. Ha lavorato con teatri stabili e compagnie indipendenti per diversi registi. Ha preso parte a produzioni teatrali replicate sul territorio nazionale ed estero, tra le quali: “Macbettu” (Premio UBU 2017 – Miglior Spettacolo). Collabora in qualità di attore a videoclip musicali; audiolibri; spot pubblicitari; cortometraggi e lungometraggi, tra i quali: “L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio” di H.Murakami, Einaudi; regia: A.Toscano e V.Vannicola; Vodafone Commercial; Sardex.net web&TvCommercial; “Sinuaria” regia R. Carta; “L’Ospite” regia N.Caponio e S.Latini; “Male Fadau” regia M.Incollu; “Figlia mia” regia L.Bispuri; “Il Muto di Gallura” regia Matteo Fresi.


 

Francesca Mulas è giornalista professionista, archeologa e archivista, è nata a Cagliari nel 1976. Lavora da tempo con la comunicazione e l’informazione; ha collaborato e collabora con quotidiani, periodici e progetti editoriali. Ha scritto “La Sardegna nuragica. Società, religione, vita quotidiana” pubblicato da Arkadia nel 2015 e “Cronache di una pandemia, cinquantacinque giorni vissuti in confinamento” pubblicato da Domus de Janas nel giugno 2020. È co-fondatrice dell’associazione culturale Terra Atra e direttrice del settimanale on line di cultura Nemesis Magazine.


 

Gabriella Nobile di giorno lavora come agente di fotografi e artisti, di sera si dedica all’associazione che lei stessa ha fondato, “Mamme per la pelle”. Da anni si occupa di problemi legati alle discriminazioni subite da giovani di origini diverse, cercando di opporsi ai pregiudizi che purtroppo sono diffusi a tutti i livelli sociali. Ha due figli neri adottati. È autrice del saggio I miei figli spiegati a un razzista (Feltrinelli, 2020). Nel 2018 ha scritto una lettera aperta a Matteo Salvini dopo una domanda spiazzante posta da sua figlia Amelie, 7 anni, originaria dell’Etiopia: «Ma se vince quello che parla male di noi ci rimandano in Africa?».


 

Omar Pedrini, fondatore e leader dei Timoria per quasi 20 anni, prosegue il suo percorso musicale come cantante solista. Artista trasversale e amante della contaminazione tra le arti, è autore della maggior parte delle canzoni contenute in Viaggio Senza Vento, ideatore e autore principale di questo concept album.


 

 

 

Mauro Porcu (Macomer, 1974) è batterista e giornalista pubblicista; a partire dal 2002 ha collaborato con le riviste specializzate Percussioni, Batteria, Ritmi, Drum Club, Guitar Club e Drumset Mag. Nel 2015 ha pubblicato il libro “Metronomicon. Da John Bonham a Vinnie Paul, storie di batteristi che hanno scolpito il groove a propria immagine e somiglianza” (Tempesta Editore). Nella sua attività di didatta ha tenuto laboratori di strumento e seminari, conferenze e reading sulla storia della musica per film, su “Il grande Lebowski” e sul cinema dei fratelli Coen, e molto altro. Operatore culturale con il doppio zero nei settori cinema, musica, letteratura e fumetti presso il Centro Servizi U.N.L.A. di Macomer (2018-2019), dal 2016 dirige il Museo Casa Manno di Alghero ed è Segretario operativo della Società Dante Alighieri (Comitato di Alghero).


 

 

Marta Proietti Orzella, originaria di Ghilarza, si laurea in Scienze Politiche e si diploma all’Ecole Florent di Parigi, dove studia recitazione e regia. Vince il Premio Teatrale Nazionale Plauto. Ha al suo attivo molte esperienze con diverse compagnie teatrali. Collabora con Sardegna Teatro per diverse produzioni. Nel 2020 è protagonista dello spettacolo “S’accabadora” (primo premio per la drammaturgia al Fringe Festival di Roma). Tra le sue produzioni (di cui cura drammaturgia e regia) gli spettacoli comico-musicali “Fritto misto e baccalà”, “Riso al salto”, “Cantar l’altrove” (ospite a Milano di Book City 2014 a Casa Alda Merini) e “Donne dell’underground”. Vince il concorso internazionale “StartArtist” di Cascina Triulza con un progetto rappresentato a Expo 2015. Al cinema ha recitato nel film di L. Pieraccioni “Finalmente la felicità”. Recentemente si è posizionata fra i primi 24 migliori attori su 1000 al Concorso “Ciack, si Roma!” (giurati: Carlo Verdone, Lina Wertmuller, Daniele Luchetti), al Festival Internazionale del Cinema di Roma. Nel 2017 ha partecipato a “In Scena Italian Theater Festival” di New York.


 

Antonio Prudenzano, giornalista professionista, da luglio 2014 è il responsabile editoriale del sito ilLibraio.it. In precedenza ha curato la sezione Libri&Editori del quotidiano online Affaritaliani.it. Tiene corsi e laboratori sul giornalismo culturale presso il master “BookTelling. Comunicare e vendere contenuti editoriali” dell’Università Cattolica di Milano, il master “Editoria, giornalismo e management culturale” dell’Università La Sapienza di Roma, la Scuola Holden di Torino e la Scuola Belleville di Milano. Ha scritto, tra gli altri, per La Repubblica, Robinson, D di Repubblica, L’Espresso, Blow Up e La Gazzetta dello Sport. Si occupa di editoria libraria, cultura, media, musica e attualità.


 

Safir Nou. Il progetto Safir Nòu nasce nel 2017 da un’idea del chitarrista-fisarmonicista Antonio Firinu, che raccoglie nel Disco “Groundless” (2017 – Label Netlabel) una serie di composizioni strumentali la musica da camera, il post-rock e la e la world music. Il disco ha avuto importanti riconoscimenti nelle riviste nazionali blog internazionali. Nel 2018 Esce il singolo “Sensory Overload” (MIS records) e nel dicembre 2019 il singolo “Drifting Effect”. A settembre del 2021 è uscito il nuovo doppio album “Liminal – capitolo 1: Waves; capitolo 2: Sands” per la Seahorse Recordings. La band oggi è attiva nel panorama nazionale e ha partecipato a diversi festival internazionali: Nora Jazz, European Jazz Expo, Pazza Idea festival, Waves festival, Calagonone Jazz, Pavese Festival, Summer is mine, Marina Cafè Noir.

Antonio Firinu: chitarre, composizioni; Sergio Tifu: violino; Andrea Lai: contrabbasso; Ivana Busu: fisarmonica, synth, elettronica; Antonio Pinna: batteria, percussioni.


 

Noemi Satta, dal 2000 progetta trasformazioni per organizzazioni del terzo settore, privato e pubblico. Ha contribuito alla realizzazione di policy per la rigenerazione urbana, innovazione culturale, (Lacittàintorno) rigenerazione dei territori marginali (Distretti culturali lombardi), progettazione della partecipazione e dell’inclusione (Osservatorio Dispersione scolastica), ideando strategie, integrando le diverse azioni, curando la governance degli stakeholder e l’empowerment locale (che si tratti di quartieri periferici o di aree rurali). Ha lavorato, in consulenza e formazione, tra gli altri, con Fondazione Cariplo, Fondazione Fitzcarraldo, Fondazione Housing Sociale, Fondazione Pistoletto Cittàdellarte, Musei civici di Reggio Emilia, Regione Sardegna, Consorzio Camù, Comune di Crema, Comunità Montana Valle Camonica, Università Cattolica di Milano e Brescia, Politecnico di Milano.


 

Yari Selvetella è nato a Roma nel 1976.  Si è a lungo occupato di storia della criminalità con saggi e reportage di successo, tra cui Roma Criminale (Newton Compton, 2005, con C. Armati). Tra i suoi romanzi La banda Tevere (Mondadori 2015), Le stanze dell’addio (Bompiani 2018), candidato al Premio Strega, finalista al premio Wondy e al Premio Lucca e Le regole degli amanti (Bompiani, 2020), Premio Cambosu. Nel 2014 ha pubblicato il libro di poesie La maschera dei gladiatori (CartaCanta). Recentemente suoi racconti sono apparsi su riviste come “Nuovi Argomenti” e “K- Linkiesta”. Giornalista di Rai Uno, lavora come autore televisivo, inviato e presentatore.


 

Fausto Siddi è un attore e un operatore culturale, protagonista delle scene teatrali in Sardegna sin dai primi anni ‘80. Tra i fondatori prima del Teatro Actores Alidos e poi di Riverrun Teatro, si è formato tra gli altri con Yves Lebreton, Rino Sudano, Angelo Savelli, Jean Paul Denizon, Jurij Alschitz. Premio Sacher come migliore attore con Prima della fucilazione di Salvatore Mereu e protagonista de Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu, ha preso parte in televisione a varie fiction RAI. Insegna recitazione e promuove la cultura teatrale nelle scuole, università, centri sociali e culturali.


 

Annamaria Testa si occupa di comunicazione e di creatività. Alla professione di consulente per le imprese affianca una intensa attività di scrittura come blogger e saggista e oltre vent’anni di docenza universitaria. Il suo ultimo libro è Le vie del senso. Come dire cose opposte con le stesse parole (Garzanti, 2021)

 


 

 

Nadeesha Uyangoda è nata in Sri Lanka, ma vive in Italia da quando aveva sei anni. È autrice del libro “L’unica persona nera nella stanza” (66thand2nd) e ideatrice del podcast Sulla Razza. I suoi lavori sono stati pubblicati da Al Jazeera English, Not, «Rivista Studio», «The Telegraph», Vice Italia, openDemocracy.

 


 

 

Pierluigi Vaccaneo si occupa di nuovi media e divulgazione culturale. È direttore della Fondazione Cesare Pavese, CEO di Betwyll, la startup nata con l’obiettivo di innovare la didattica attraverso il social reading. Betwyll è indicata dalla UE tra le 15 buone pratiche di promozione della lettura in ambiente digitale ed è inserita dal MIUR tra gli strumenti di educazione civica digitale di “Generazioni connesse”. È Ambassador di HundrEd l’Associazione mondiale di ambasciatori dell’innovazione in ambito educativo e membro della Bosch Alumni Foundation che raccoglie Cultural manager europei nel campo della social innovation.


 

Manuel Vilas è nato a Barbastro nel 1962. È uno dei poeti e narratori spagnoli più affermati della sua generazione. Collabora regolarmente con varie testate giornalistiche spagnole tra cui “El País”. Ha vinto tra i premi di poesia più prestigiosi in Spagna. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie e romanzi e la sua opera è presente nelle principali antologie spagnole di antologia e narrativa. Tra i suoi ultimi romanzi: In tutto c’è stata bellezza (Ordesa, in Spagna) edito da Guanda nel 2019, è stato un successo letterario internazionale, tradotto in più di 20 lingue, con il quale ha vinto premi internazionali; La gioia, all’improvviso (Alegría, in Spagna) è stato pubblicato in Italia, anch’esso, da Guanda nel 2020. Il suo ultimo libro è I baci (Guanda, 2021)


 

Fabio Viola, docente universitario, autore di saggi e designer di videogiochi. Fonda all’età di 22 anni la sua prima start up e lavora con Electronic Arts Mobile, Vivendi Games e ad altre società internazionali di videogiochi su titoli iconici come Fifa, The Sims, Harry Potter. Studia gli impatti del gioco nella vita quotidiana e ha contribuito ad introdurre le logiche della gamification in aziende ed enti pubblici. Considerato uno dei più influenti game designer al mondo, ha raccontato le nuove logiche del coinvolgimento  in testi come  “L’Arte del Coinvolgimento” (Hoepli 2017) ed il saggio in uscita “L’Era della Cultura Interattiva”. È coordinatore area gaming Scuola Internazionale di Comics di Firenze e fondatore di TuoMuseo, un collettivo di artisti specializzato in operazioni di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso i videogiochi. Tra le sue produzioni Father and Son per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, A Life in Music per il Teatro Regio di Parma e The Medici Game per gli Uffizi. È attualmente game designer per la Fondazione Alghero con un progetto pluriennale di infrastrutturazione ludica della città ed è parte del team creativo di Lucca Comics & Games.


 

Luca Zoccheddu, con la sua Altrove ha lavorato alla progettazione di eventi culturali di rilevanza nazionale. Ha collaborato e collabora attualmente con numerosi festival in Sardegna tra cui lo stesso Pazza Idea, Marina Cafè Noir, Time in Jazz, Creuza de Mà, Forse alla Luna, Liquida Festival, Licanias Festival, Cuncambias, Sulla Terra Leggeri ed altri.  Grande appassionato di musica, da circa 25 anni si occupa di consulenza e produzione in ambito discografico, ed è stato direttore artistico e consulente di alcune etichette di ambito indipendente, coordinando la produzione esecutiva di circa 20 uscite discografiche. In ambito musicale si è occupato anche di management e consulenza per la promozione di pubblicazioni discografiche e di eventi di settore.[:]