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La quarta giornata del festival, quest’anno più che mai affollato di appassionate e appassionati di cultura e arte. Si comincia al mattino, con i workshop: la studiosa Lavinia Bianchi con “Donna e migrante: antiche vulnerabilità e nuove resistenze”, la comunicazione con il giornalista Antonio Prudenzano: “Podcast, newsletter, booktuber: nuove tendenze nella comunità culturale”. Poi il design e la stretta attualità con Carolina Melis e il workshop “Chi ama non taglia le ali” e la fotografia e i progetti multimediali con Anna Marceddu, Rossella Fadda e Rosi Giua. Una serata di grandi emozioni con Yari Selvetella e Nadia Terranova in conversazione con Renato Chiocca e le loro storie di perdita, addio e rinascita, e la grande folla per l’incontro sui “Nobel di frontiera. Grazia Deledda e Selma Lagerlöf nella storia della letteratura mondiale”, con gli scrittori Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Marcello Fois e la studiosa Katia De Marco coordinati da Stefano Salis. Le migrazioni, la vita nuova in “Storia di un incontro. Brigitte e Melania, la vita, le parole, la speranza”, nell’incontro con Melania Mazzucco, in conversazione con Stefano Salis. Ancora, il “bene più democratico” e desiderato dagli italiani, l’amore, ne “L’amore è la livella”, la Lectio magistralis di Gabriella Turnaturi con Yari Selvetella. Gran finale di giornata con un progetto che abbiamo fortemente sostenuto, per la sua forza e attualità: la pièce teatrale “Processo per stupro”, per la regia di Renato Chiocca, per la prima volta in Sardegna.