Ospiti 2018

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Dino Amenduni (Bari, 1984) è socio, comunicatore politico e pianificatore strategico dell’agenzia di comunicazione Proforma (www.proformaweb.it). Cura due laboratori di comunicazione politica ed elettorale all’Università di Perugia e di Torino. Collabora con Repubblica.it, La Repubblica Bari, Wired Italia e Forbes Italia. Fa parte dello staff del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (www.journalismfestival.com).


 
 

Federica Angeli (Roma, 1975), cronista di nera e giudiziaria, scrive per la Repubblica dal 1998, dov’è redattrice dal 2005. Dal 2013 vive sotto scorta dopo le minacce mafiose ricevute, mentre svolgeva un’inchiesta sulla criminalità organizzata a Ostia. Tra i premi vinti, il Premio Passetti – Cronista dell’Anno nel 2012 e 2013, il Premio Donna dell’Anno (2015), assegnato dal sindaco di Roma, il Premio Articolo 21 (2015), Premio Francese (2015), Premio Piersanti Mattarella (2016), Premio Arrigo Benedetti (2017), il Premio Falcone e Borsellino (2016) e il Premio Nazionale Borsellino (2017). Per il suo impegno nella lotta alle mafie il presidente Mattarella nel 2016 l’ha nominata Ufficiale della Repubblica Italiana al Merito. Ha pubblicato con Emilio Radice Cocaparty (2008) e Rose al veleno, stalking (2009), è coautrice di Io non taccio (2015) e autrice di Il mondo di sotto. Cronache della Roma criminale (2016).


 
 

Letizia Battaglia (Palermo, 1935) fotografa e fotoreporter. Ha iniziato la sua carriera nel 1969 collaborando con il giornale palermitano L’ora. In seguito, si è trasferita a Milano, dove, per esigenze lavorative, ha cominciato a fotografare e da allora non ha mai smesso. È stata la prima donna a lavorare all’interno di una redazione come fotografa. È tornata a Palermo nel 1974 e ha cominciato a documentare l’inizio degli anni di piombo della sua città, scattando foto dei delitti di mafia. Fotografa di fama internazionale, non è solo la fotografa di mafia; le sue foto, infatti, hanno avuto e continuano ad avere come scopo quello di raccontare Palermo, nel suo splendore e nella sua miseria, nelle sue tradizioni, negli sguardi di bambine e soprattutto donne; i quartieri, le feste, le strade, la vita quotidiana. Negli anni ’80 ha creato il laboratorio d’If, dove si sono formati fotografi e fotoreporter palermitani. Letizia Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Un altro premio, il Mother Johnson Achievement for Life, le è stato tributato nel 1999. Si è occupata anche di politica a cavallo tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90. Ha esposto le sue fotografie in varie parti del mondo, tra cui a Parigi (città in cui ha anche vissuto), Brasile, Canada, Gran Bretagna. Sono innumerevoli le sue mostre e le sue pubblicazioni. Ora scatta solo foto che esprimano qualcosa di personale, scatti al femminile, figure di donne e bambine in bianco e nero.


 
 

Violetta Bellocchio (Milano, 1977), scrittrice, scrive per le riviste Rolling Stone, Rivista Studio, Wired, Vanity Fair, Internazionale. È docente della Scuola Holden di Torino. Nel 2013 ha fondato la rivista letteraria online Abbiamo le prove da cui è nata l’antologia Quello che hai amato (Utet, 2015). Ha scritto diversi racconti, ha curato alcuni blog e nel 2009 ha pubblicato il suo primo romanzo Sono io che me ne vado (Mondadori). Seguiranno altri romanzi: Il corpo non dimentica (Mondadori, 2014), Mi chiamo Sara, vuol dire principessa (Marsilio, 2017) e l’ultimo, pubblicato recentemente, La festa nera (Chiarelettere, 2018).


 
 

 

Lavinia Bianchi è Dottoranda di Ricerca in Teoria e Ricerca Educativa e Sociale, Dipartimento di scienze della Formazione, Università Degli Studi di Roma3. Dal 2011 si occupa di accoglienza, intercultura, studi postcoloniali, storia del pensiero delle donne, antirazzismo e pensiero della complessità. È responsabile di una casa di accoglienza per minori straniere vittime di tratta e di una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, a Latina. Dal 2012 collabora alla progettazione e realizzazione dei corsi di Storia Sociale dell’Educazione, Sociologia e Progettazione didattica per la Formazione. Autrice di teatro-sociale e teatro-forum, da anni realizza percorsi di educazione etica-estetica per migranti accolti nella scuola italiana. Tra le sue ultime pubblicazioni: Bianchi L., Il doppio vincolo dell’accoglienza dei minori in Italia. In “Educazione Interculturale”; (vol. 16 n. 1, 2018) “Dilemmi, mediazione e pratiche nel lavoro dell’accoglienza rivolta a rifugiati e richiedenti asilo”; Erickson, 2018. DOI: 10.14605/EI1611803; Bianchi L., Pesce M., “Rincollare la tazzina. Le buone pratiche dell’accoglienza e processi di resilienza delle MSNA nigeriane vittime di tratta nel territorio pontino”. Osservatorio Romani sulle Migrazioni. Tredicesimo rapporto IDOS edizioni, 2018, Roma.


 
 

Maddalena Brunetti cronista di nera e giudiziaria, ha collaborato con diverse testate, quali il Corriere della Sera, il Fatto quotidiano, L’Agi, Corriere Magazine e Q Code Mag. È coautrice del libro inchiesta Lo sa il vento (Edizioni Ambiente collana Verdenero. Inchieste, 2011) scritto assieme a Carlo Porcedda.


 
 

Esmeralda Calabria (Roma, 1964), montatrice e regista, ha esordito come montatrice nel 1992. Ha vinto due David di Donatello per il miglior montatore: nel 1999 per Fuori dal mondo e nel 2006 per Romanzo criminale. Nel 2001 è stata candidata per lo stesso premio per La stanza del figlio. Nel 2007 ha diretto il suo primo film, Biùtiful cauntri, insieme ad Andrea D’Ambrosio e Peppe Ruggiero. Nel 2009 ha ricevuto, per il suo primo film, il Premio Giovani Giuseppe Fava. È stata montatrice di film e documentari molto noti. Insieme a Concita De Gregorio ha curato la regia di Lievito Madre (documentario del 2017), di cui ha curato anche il montaggio.


 
 

Simona Campus, direttrice artistica del Centro EXMA EXhibiting and Moving Arts per il Consorzio Camù Centri d’Arte e Musei, insegna Museologia e Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Cagliari. Cura mostre dedicate alle arti del XX e del XXI secolo, ha maturato una pluriennale esperienza nell’ambito museale e ha contribuito al catalogo delle collezioni del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. I suoi interessi di ricerca si concentrano, in particolare, sulle interazioni intersemiotiche tra differenti linguaggi espressivi, sulle connessioni tra istanze espositive e innovazioni nella produzione artistica.


 
 

Carolina Capria (Cosenza, 1980) lavora come sceneggiatrice televisiva, autrice e ghostwriter di libri per bambini e ragazzi, da più di dieci anni. È la creatrice e curatrice di “L’ha scritto una femmina”, pagina Facebook che si propone di promuovere le opere di autrici di ogni epoca, provando a superare i preconcetti e i pregiudizi che da sempre subiscono le donne nella letteratura.


 
 

Lia Careddu è un’attrice da anni impegnata in un lavoro di ricerca dei diversi linguaggi teatrali, opera nel territorio regionale della Sardegna, nazionale e internazionale da trent’anni, portando in scena opere di repertorio di autori classici e contemporanei, attraverso diverse esperienze di teatro, cinema, televisione e radiofoniche. Impegnata anche sul piano didattico, in diversi interventi interdisciplinari rivolti alla formazione dei giovani. Socia del Teatro di Sardegna dal 1975, ha partecipato alla messa in scena dello spettacolo Su Connottu di Romano Ruju e da quel momento è presente in tutte le produzioni del Teatro di Sardegna. Era Franzisca in Funtanaruja di Leonardo Sole e Marco Parodi, da Lope de Vega. È stata protagonista di decine di spettacoli teatrali e di recente è stata voce narrante nello sceneggiato registrato per la Rai Po cantu Bidda noa di B. Lobina per la regia di Cristina Maccioni. È Franceschina nella recente messa in scena di Sangue dal cielo tratto dall’omonimo romanzo di Marcello Fois per la regia di guido De Monticelli. Protagonista con Elena Ledda e Mauro Palmas nel musical Dal vapore ti scrivo di Mariangela Sedda per la regia di Romano Usai.


 
 

 

Renato Chiocca (Rieti, 1979) è regista e sceneggiatore, lavora per il cinema, il teatro e la televisione. Ha girato documentari sull’Himalaya, a Lampedusa e in Tunisia, e numerosi tra cortometraggi, spot, videoclip e programmi tv. Ha lavorato tra gli altri con Paolo Sorrentino, Alessandro Piva, Sergio Rubini, Gianfranco Pannone. Tra cinema e fumetto ha diretto Mattotti (2006), sull’opera di Lorenzo Mattotti con la partecipazione di Tonino Guerra e del Premio Pulitzer Art Spiegelman, e Una volta fuori (2012), liberamente ispirato a Gli innocenti di Gipi. Scrive sulla Rassegna Musicale Curci di Milano e a Latina è direttore artistico della rassegna culturale Lievito. Nel 2017 ha pubblicato, insieme ad Andrea Ferraris, La Cicatrice (Oblomov Edizioni), una riflessione a fumetti che pone domande di attualità scottante.


 
 

Giovanni Cocco si sente un apolide sardo. Dottore di ricerca in Scienze della Governance e dei sistemi complessi. Appassionato lettore, collabora con diverse librerie isolane e con alcuni gruppi di ricerca. Presiede l’associazione culturale S’andala eventi.


 
 

Katia De Marco, piemontese trapiantata a Cagliari, si è laureata in inglese e svedese, lingue da cui traduce da quasi vent’anni con una cinquantina di libri al suo attivo per numerose case editrici, tra cui Iperborea, Marsilio, Einaudi, Corbaccio. Björn Larsson, Mikael Niemi, Per Olov Enquist, Åsa Larsson e Steve Sem-Sandberg sono solo alcuni degli autori su cui ha lavorato. Tra il 2015 e il 2016 ha tenuto uno dei seminari per traduttori dallo svedese, finanziati dallo Swedish Art Council. Dopo aver ripreso gli studi con un dottorato in scandinavistica all’Università degli Studi di Milano nel 2013, ha recentemente ottenuto un assegno di ricerca presso l’Istituto di Studi Germanici di Roma.


 
 

Irene Di Caccamo (Roma, 1967) è una doppiatrice e dialoghista romana. Nel 2011 ha vinto il Premio Romics del pubblico per la categoria Voce femminile dell’anno (per Maricel Álvarez in Biutiful). Sempre nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, l’amore imperfetto (Nutrimenti) con cui ha vinto il Premio Rapallo opera prima. Ad ottobre del 2018 ha pubblicato Dio nella macchina da scrivere (La nave di Teseo), romanzo che racconta della vita intensa e straordinaria della grande poetessa americana, Anne Sexton.


 
 

Ginevra Di Marco (Firenze, 1970) ha esordito come voce femminile dei C.S.I. (1993- 2001) prima e dei PGR poi (2001 – 2004). Nel 1999 il primo album da solista, Trama tenue, le è valso la Targa Tenco e il Premio Ciampi come miglior disco d’esordio. Nel 2005 è uscito Disincanto, nel 2006 Stazioni Lunari prende terra a Puerto Libre, un album nato dal progetto teatrale itinerante Stazioni Lunari ideato da Francesco Magnelli e che si compone di reinterpretazioni di canti popolari europei. Il disco segna l’inizio del sodalizio artistico in trio con Magnelli (compagno nei C.S.I. e al suo fianco fin dagli esordi solisti) e Andrea Salvadori. Il recupero e la rilettura della tradizione popolare diventeranno i temi chiave del lavoro di Ginevra: emblematico in tal senso è Donna Ginevra (2009), che le ha fatto vincere nello stesso anno la Targa Tenco come miglior interpretazione, e il successivo Canti, richiami d’amore (2011). Oltre ai numerosi impegni musicali, Ginevra Di Marco vanta altri prestigiosi progetti artistici: dal sodalizio teatrale con la concittadina Margherita Hack per lo spettacolo dedicato alla storia del 900, L’Anima della terra vista dalle Stelle, a quello nato nel 2015 con lo scrittore Luis Sepulveda per il reading poetico-musicale Poesia senza patria. Il 19 maggio 2017 è uscito La Rubia Canta La Negra, omaggio alla cantora latino-americana Mercedes Sosa.


 
 

Rossella Fadda, diplomata in fotografia pubblicitaria presso l’Istituto europeo di design di Cagliari, si occupa di fotografia commerciale e pubblicitaria, in particolare nel settore della fotografia di still life food. In campo editoriale ha curato diverse campagne fotografiche di documentazione di siti d’arte, con particolare attenzione per l’architettura, la scultura e la pittura medievale in Sardegna. Dal 2012 con il progetto Dhuoda edizioni; si occupa di progettazione, realizzazione e distribuzione di ebook illustrati d’arte. Oltre alla distribuzione sulle principali librerie online italiane ed estere, Dhuoda edizioni distribuisce i propri ebook anche attraverso una piattaforma proprietaria, un progetto originale che consente di vendere gli ebook sia online sia attraverso supporti cartacei (cartoline), su cui è stampato un codice di download.


 
 

Manuela Fiori è nata a Cagliari e ha compiuto otto anni nel 1973. Venticinque anni  fa, dopo essere rimasta sola nella casa in cui è nata, ha preso in mano i pennelli senza più paura di sporcare i divani. Repertorio dei Misteri della Mia Infanzia è la sua prima installazione, che ha debuttato a Roma nel 2015. Ha partecipato ad alcune mostre collettive ed è una delle autrici di “Me-X”, autoproduzione del gruppo Illustratori Timidi. Attualmente sta lavorando a un progetto intitolato La Cosa Rossa. Nella vita parallela ha cercato di dimenticare una laurea in giurisprudenza facendo la giornalista, l’organizzatrice teatrale e l’animatrice culturale. Con Cristina Fiori e Claudia Urgu ha fondato a Cagliari la Libreria per Ragazzi e il Festival Tuttestorie.


 
 

Marcello Fois (Nuoro, 1960), scrittore e autore teatrale, sceneggiatore per la TV (Distretto di polizia, Crimini) e il cinema (Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni), attualmente vive e lavora a Bologna. Fra le sue pubblicazioni: Ferro Recente (1992); Picta (Marcos y Marcos, 1992; ristampa 2003); Meglio morti (1993); Falso gotico nuorese (1993); Dura madre (Einaudi, 2001); Tamburini (Il Maestrale, 2004); Memoria del vuoto (Einaudi, 2006); L’ultima volta che sono rinato (Einaudi, 2006); In Sardegna non c’è il mare (Laterza, 2008); Stirpe (Einaudi, 2009, primo episodio della trilogia omonima); Paesaggi d’autore (Diabasis, 2010); Nel tempo di mezzo (Einaudi, 2012, secondo episodio della trilogia Stirpe); Luce perfetta (Einaudi, 2015, terzo episodio della trilogia Stirpe); La formula esatta della rivoluzione (Istos, 2016); Del dirsi addio (Einaudi, 2017); inoltre vanta diverse partecipazioni ad antologie, raccolte di racconti e libri “collettivi”. È tradotto in diverse lingue. Ha ricevuto nel 1992 il Premio Calvino per Picta e nel 1997 il Premio Dessì per Nulla. Collabora con i più importanti quotidiani e periodici nazionali. Nel 2007, con il romanzo Memoria del vuoto (Einaudi, 2006), ha vinto il Premio Super Grinzane Cavour per la narrativa italiana, il Premio Volponi e il Premio Alassio Centolibri. È un esponente della nuova letteratura sarda. Nel 2012 è tra i finalisti del Premio Campiello con il libro Nel tempo di mezzo, risultato poi vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Nel 2016 vince il premio Asti d’Appello con il libro Luce perfetta, mentre nel 2017 vince la prima edizione del Premio Crovi col romanzo Del dirsi Addio. L’infinito non finire (Giulio Einaudi, 2018) è la sua ultima pubblicazione.


 
 

Clara Galante, attrice, ha insegnato presso la scuola del Teatro Stabile di Torino al fianco di Bruce Myers attore della Royal Shakespeare Company. È stata docente di recitazione presso l’Istituto di Cultura Italiano a Parigi e a tutt’oggi all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ha lavorato per la scena classica e contemporanea con regista tra i quali Marco Carniti, Luca Ronconi, Federico Tiezzi, Mario Missiroli, Roberto Guicciardini, Maurizio Panici, Michele Placido, Alberto Di Stasio Giorgio Albertazzi, Marco Bellocchio, Vittorio Gassman, Daniele Salvo Nicola Russo, Gigi Proietti. Alterna la recitazione al canto. Ha cantato per il maestro Morricone, Annecchino, Pennesi, Dini Ciacci, Podda, Crivelli, Mazzocchetti, ed altri. È voce solista in numerosi progetti artistici citiamo Odissea Mediterranea, presso la Fondazione Maxxi di Roma. Ha partecipato al Festival Internazionale di poesia di Genova con i suoi versi editi dalla Marcus Edizioni, ed è presente nel Quadernario Lietocolle Editore. La Joker edizioni pubblica il suo Non sono stata finita, nella collana di testi teatrali Panocticon. Il testo in versi si riferisce ad un fatto di cronaca sulla Violenza alle Donne, il libro è stato presentato a Roma presso la Casa delle Letterature e rappresentato in molti teatri italiani. Nel 2018 recita in Processo per stupro al teatro Eliseo.


 
 

Rosi Giua, fotografa freelance con un passato da veterinario, vive a Cagliari. Ha lavorato come reporter per alcune testate giornalistiche ed è attiva come animatrice culturale. Si occupa di temi sociali, anche al femminile. Ha condotto reportage in vari paesi: Senegal (2011), Tunisia (2013), Palestina (2014), in Marocco, dove ha anche curato atelier fotografici con gli alunni di due scuole di Fès da cui è nata la pubblicazione del volume 23 Regards en liberté (Maison de la Photographie de Marrakech, 2018), e in Francia, lavorando a Marsiglia sul quartiere della Belle de Mai (mostra Tracce di comunità presentata alle Rencontres internationales de la photo de Fès 2016). Ha realizzato diversi lavori su Cagliari con mostre urbane, fra cui Vivere Nivola (MCN 2015). Con l’associazione Tusitala ha condotto attività laboratoriali nel carcere di Buoncammino e di Uta (collettiva Dentro, Brescia 2015). In Sardegna ha partecipato a diverse mostre collettive, fra le ultime Maria Lai fotografie Ulassai (Nuoro) e Bifoto Festival, Mogoro, 2018. Fra le sue pubblicazioni: Donne. Trenta ritratti tra passato e futuro. (Tam Tam, Cagliari 2005) e Lawrence in Sardegna (R.G., Cagliari 2010)


 
 

Angela Iantosca, laureata in Lettere antiche, giornalista dal 2003, ha collaborato con diversi periodici e quotidiani nazionali. Da gennaio 2017 è direttore della rivista Acqua&Sapone. Già inviata de “La Vita in Diretta” (RaiUno), dopo aver realizzato alcuni servizi per “L’Aria che Tira” (LA7), ha pubblicato due saggi inchiesta Onora la Madre – storie di ‘ndrangheta al femminile (Rubbettino, 2013) e Bambini a metà – i figli della ‘ndrangheta (Perrone, 2015, finalista del premio Piersanti Mattarella 2016 e vincitore del premio speciale Onlus Memoria nel Cuore, all’interno del Mattarella). Ambasciatrice del Telefono Rosa Frosinone dal 2014, ha vinto il Premio Nazionale Olmo 2016. Nel 2017 ha pubblicato La Vittoria che nessuno sa (Sperling&Kupfer) e Voce del verbo corrompere (Maria Margherita Bulgarini), all’interno della collana Biblioterapia della quale è condirettore. Ha partecipato con i propri articoli al report su giovani, mafie e periferie a cura di Danilo Chirico e Marco Carta Under (Perrone, 2017) e al saggio A me piace il Sud (Armando, 2017), a cura di Cannavale e Leccese. A marzo 2018 ha pubblicato Una sottile linea bianca – dalle piazze di spaccio alla comunità di San Patrignano (Perrone). Da settembre 2018 è in tour con i monologhi tratti dal libro, che porta in scena con i ragazzi della comunità.


 
 

Siri Ranva Hjelm Jacobsen (1980), cresciuta in Danimarca da una famiglia originaria delle isole Faroe, dopo gli studi umanistici si è dedica alla scrittura e ha collaborato con diversi quotidiani e riviste. Con il suo primo romanzo, Isola, ispirato alla sua storia personale, si è imposta subito all’attenzione di pubblico e critica per l’originalità della sua voce poetica, tanto da essere affiancata ai grandi cantori del Nord, William Heinesen, Einar Már Guðmundsson, Jon Fosse e Jón Kalman Stefánsson.


 
 


Maria Gabriella Luccioli
(Terni) prima donna Magistrato in Italia, nel 2008 è stata la prima donna nominata presidente di sezione della Cassazione. È stata tra le fondatrici nel dicembre 1990 dell’Associazione Donne Magistrato Italiane. Ha svolto la relazione introduttiva alla Conferenza Internazionale organizzata dalla Associazione Donne Magistrato Italiane e dalla International Association Women Judges sul tema della Violenza Domestica svoltasi a Roma nel maggio 1994. È stata componente del Comitato per le Pari Opportunità presso il Consiglio Superiore della Magistratura dal 1992 al 1996. È stata presidente del Collegio che ha pronunciato la sentenza n. 21748 del 2007 in tema di alimentazione e idratazione forzata e consenso informato (caso Eluana Englaro). Nel 2015 ha partecipato, svolgendo una relazione, ad un incontro internazionale presso la sede delle Nazioni Unite a New York – nell’ambito della settimana introduttiva della settantesima sessione dell’Assemblea Generale – avente ad oggetto Women, Crime Prevention, Criminal Justice and the Post 2015 Development Agenda. Ha partecipato nel 2017 in qualità di docente al corso di Alta Formazione in Donne, diritti, culture. Percorsi nel tempo e nello spazio, promosso dall’Università di Roma Sapienza. Ha partecipato nel 2017 in qualità di docente ai seminari di studio su Accesso alla giustizia delle donne. Quale differenza? Organizzati dal CRS e da Differenza Donna. È autrice del libro Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura (Forum 2016).


 
 


Marcela Luque
(Buenos Aires, 1973) è figlia di mamma italiana, anzi italianissima. Nel 2009 ha deciso di trasferirsi in Italia insieme ai suoi due figli. È stata Torino ad ospitarla, dove tutt’ora vive, lavora e si concede per intero a questa intensa avventura, che comporta il fatto di essere arrivata finalmente, e dopo un lungo viaggio, a casa sua. Nella vita si occupa di Marketing e Comunicazione. Il suo racconto Hind dappertutto fa parte della raccolta Lingua Madre Duemiladiciotto, Racconti di donne straniere in Italia (SEB27).


 
 

Anna Marceddu ha scoperto la fotografia nella metà degli anni 80, quando la conoscenza e la frequentazione dei Rom l’hanno portata a sviluppare un particolare interesse per il ritratto. Da questa lunga esperienza è nata la mostra Fiori di campo. Si è diplomata nel 1992 presso la scuola superiore di Comunicazione IED di Cagliari, con specializzazione in fotografia pubblicitaria, e tesi su libro e comunicazione visiva. La sua precedente attività di libraia ha ispirato la curiosità per le possibili relazioni tra immagine e parola scritta: una ricerca fotografica la porterà per 10 anni a collaborare con diversi editori italiani ed Enti pubblici, per la realizzazione di mostre nazionali e internazionali su libri, scrittori e copertine di libri. Nel 2000 ha iniziato una lunga collaborazione con il Polo Telematico di Tiscali. Negli stessi anni ha collaborato con artisti e scrittori come Paolo Fresu e Massimo Carlotto. A Roma dal 2006 al 2012 ha curato gli Archivi fotografici del Modigliani Institut Archives Legales Paris-Rome. Nel 2016 ha realizzato il filmato dell’intervista a Maya Picasso a Parigi. La passione per il ritratto è il filo conduttore che l’ha portata alla realizzazione del Progetto Di Madre in Madre.


 
 

 

Giusi Marchetta (Milano, 1982) è cresciuta a Caserta, per poi trasferirsi a Napoli. Oggi vive a Torino dove insegna. Per Terre di Mezzo ha pubblicato la raccolta di racconti Dai un bacio a chi vuoi tu (2008), con la quale ha vinto il Premio Calvino, e Napoli ore 11 (2010). Il suo primo romanzo, L’iguana non vuole, è stato pubblicato nel 2011 da Rizzoli. Nel 2015 è uscito per Einaudi Lettori si cresce. Sempre per Rizzoli ha pubblicato nel 2018 il suo secondo romanzo Dove sei stata.


 
 

Francesca Marciano (Roma, 1955) è una scrittrice, sceneggiatrice e per un breve tempo è stata anche regista e attrice. Ha esordito da giovanissima come attrice, ma ha presto abbandonato la carriera da attrice per approfondire gli studi sul cinema. Ha avuto qualche esperienza come regista, ma le sue maggiori soddisfazioni in campo cinematografico le ha avute come sceneggiatrice. Ha collaborato, infatti, con registi importanti e proprio come sceneggiatrice ha ricevuto diversi premi: David di Donatello – Miglior sceneggiatura per Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992), Nastro d’argento – Miglior soggetto per Io, loro e Lara (2010), Nastro d’argento – Miglior soggetto per Io e lei (2016), Ciak d’oro – Miglior sceneggiatura per Io non ho paura (2003), Diamanti al cinema – Miglior sceneggiatura per Io non ho paura (2003), Premio 35mm – Miglior sceneggiatura per La bestia nel cuore (2006). Ha scritto il suo primo romanzo, in lingua inglese, Rules of the Wild ambientato in Kenya, pubblicato a New York nel 1998 e tradotto poi in diciassette paesi. Mondadori lo ha pubblicato con il titolo Cielo Scoperto. Ha scritto poi altri due romanzi Casa Rossa e The End of Good manners, pubblicati in seguito anche in Italia da Longanesi e tradotti in più di dieci lingue. Con il romanzo Casa Rossa ha vinto il premio Rapallo Carige per la donna scrittrice nel 2003. Il suo libro The Other Language è uscito negli Stati Uniti nel 2014 con Pantheon, e nel 2015 in Italia con Bompiani, Isola grande Isola piccola.


 
 

Neri Marcorè (Porto Sant’Elpidio, 1966) è un attore, doppiatore, conduttore televisivo, imitatore, comico e cantante. Ha debuttato a teatro nel 1993 con lo spettacolo di Carlo Goldoni La finta ammalata in musica, a cui fa seguito la commedia musicale Belushi, sesso, droga and rock’n’roll. In quegli stessi anni ha debuttato al cinema diretto da Pietro Natoli nel film Ladri di cinema. La prima apparizione televisiva è avvenuta al fianco di Corrado Mantoni nell’edizione 1998 de La Corrida. Sono seguite poi Stasera mi butto con Gigi Sabani e Ricomincio da due con Raffaella Carrà. La carriera televisiva è decollata grazie all’incontro con Serena Dandini con la quale collaborerà a diverse trasmissioni. In queste trasmissioni si è cimentato in diverse imitazioni. Ha partecipato ad altri programmi di successo come Mai dire Domenica e ha condotto per anni Per un pugno di libri. La sua attività artistica si ramifica al punto da comprendere cinema, televisione e teatro. Nel 2008 ha debuttato all’Ambra Jovinelli di Roma con lo spettacolo Un certo signor G, imperniato sull’opera musicale di Giorgio Gaber; contemporaneamente ha girato alcune fiction di successo come Papa Luciani e i film Il cuore altrove (2003), La seconda notte di nozze (2005) e Gli amici del bar Margherita (2009), tutti per la regia di Pupi Avati. Continua a recitare in vari film e fiction, e a partecipare a diversi programmi televisivi. Fa anche il doppiatore in film, telefilm e cartoni animati.


 
 

Melania G. Mazzucco (Roma) esordisce nella narrativa con Il bacio della Medusa (1996), cui hanno fatto seguito La camera di Baltus (1998), Lei così amata (2000, Premio Napoli). In Vita (2003) ha reinventato in chiave picaresca e fantastica la storia di emigrazione in America della sua famiglia (Premio Strega; Premio internazionale Arcebispo Juan de San Clemente per il miglior romanzo straniero pubblicato in Spagna nel 2004-2005; Nominato Globe & Mail Book of the Year 2005, incluso tra gli Editors’ Choice della New York Times Book Review”, tra i Top Ten Books of  the Year del Publishers Weekly, unico romanzo non di lingua inglese). Nel 2005 ha pubblicato Un giorno perfetto, da cui è tratto l’omonimo film di Ferzan Ozpetek. Studiosa e appassionata d’arte, ha dedicato a Tintoretto il romanzo La lunga attesa dell’angelo (2008, Premio Bagutta, Premio Scanno, Premio Biblioteche di Roma), e la biografia Jacomo Tintoretto e i suoi figli. Storia di una famiglia veneziana (2009, Premio Benedetto Croce, Premio Luigi Russo, Premio Palmi, Premio Comisso). Nel 2012 ha scritto un saggio biografico e i testi di sala per la grande mostra su Tintoretto allestita alle Scuderie del Quirinale, ha pubblicato il romanzo Limbo (Premio Elsa Morante, Premio Rhegium Julii, Premio Matteotti, Premio Bottari Lattes Grinzane) e Il bassotto e la Regina (Premio Frignano Ragazzi). Nel 2013 ha pubblicato il romanzo Sei come sei (Premio Molinello 2014) e ha raccontato 52 grandi capolavori dell’arte nella pagina domenicale Il museo del mondo su la Repubblica (raccolta uscita in volume nel 2014 aggiudicandosi il Premio Città delle Rose 2015). Nel 2016 ha pubblicato Io sono con te. Storia di Brigitte (Libro dell’anno di Fahrenheit, Premio Letterario Basilicata per la narrativa 2017). Tra i vari premi: Premio letterario Viareggio-Tobino 2011, Premio Vittorio De Sica per la letteratura 2011, Premio Ignazio Silone 2013 e Premio Dante d’oro 2016 dell’Università Bocconi. Ha scritto per il cinema, il teatro e la radio, ottenendo riconoscimenti internazionali, ed è tradotta in 27 paesi. Ha pubblicato articoli, reportage e racconti su numerose testate (Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, il manifesto, Il Messaggero, Nuovi Argomenti), collabora con la Repubblica ed è invitata regolarmente a tenere conferenze nelle maggiori università, italiane e straniere.


 
 

Carolina Melis (Cagliari) ha studiato alla Central Saint Martins di Londra specializzandosi in Communication Design. La sua carriera ha inizio a MTV Europe lavorando come concept artist per gli Europe Music Awards di Lisbona. Lo stesso anno è entrata a far parte della casa di produzione Nexus Productions di Londra in qualità di Director. Dal 2006 ad oggi ha firmato vari spot tv per clienti importanti in Europa, Cina e USA, e cortometraggi per Discovery Channel e Channel 4. Ha ricevuto anche alcuni riconoscimenti internazionali per i suoi lavori. Come illustratrice e designer, ha lavorato principalmente nel campo della pubblicità e del design collaborando con firme importanti. Nel 2008 ha presentato a Hong Kong presso il Landmark la sua prima mostra di illustrazioni Precious Collection, una collaborazione con la rivista Tank e la casa di gioielli ForeverMark. In questi anni i suoi lavori sono stati esposti in contesti prestigiosi e internazionali tra cui V&A Museum, British Film Institute, Palais de Tokyo, Uppsala Konsert & Kongress. Nel 2010 ha realizzato il cortometraggio Le fiamme di Nule, che racconta la storia di tre tessitrici sarde. Questa esperienza l’ha portata ad avvicinarsi maggiormente al mondo dell’artigianato in Sardegna e nel 2013 ha creato Mio Karo, marchio di tappeti sardi realizzati a mano su disegno originale. Alcuni esemplari Mio Karo sono stati esposti all’Istituto Italiano di Cultura di Londra e sono parte di una mostra itinerante curata dal Craft Council UK. A Dicembre 2016 il Museo Nivola ha ospitato la sua prima mostra personale in Sardegna dal titolo Dove cade l’Ombra.


 
 

 

Şükran Moral (Terme, 1963) vive e lavora tra Istanbul e Roma. È una delle artiste-performer più influenti in Turchia e in Europa. Il suo lavoro mette in discussione la posizione delle donne nella società, concentrandosi in particolare sulla violenza contro le donne o altri gruppi sottorappresentati. Le esibizioni di Moral si sono svolte in spazi molto diversi, dai bordelli agli ospedali psichiatrici, interrompendo così la loro normale funzione e trasformandoli in piattaforme per la diffusione d’arte. Si è esibita su palcoscenici internazionali e i suoi lavori sono diffusi in tutto il mondo. Alcune delle sue ultime performance da sola includono: The World from the Inside (Museo Esbaluard, Maiorca, 2018), My Pain My Rebellion (Museo KODE, Bergen, 2015), Welcome to Turkey (Zilberman Gallery, 2014), The Adulteress (51esima Biennale di Venezia, 2007), Apocalypse (MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma, 2004). E alcune delle sue esibizioni in gruppo sono state: Ritratto di una Città (MACRO, Roma, 2013), Light From The Middle East (Victoria & Albert Museum, Londra, 2012), Bodies of Silence (Royal College of Arts, Londra, 2012). Alcuni dei suoi lavori fanno parte di collezioni pubbliche o private, come per esempio: Arter, Istanbul; Omer Koc, Istanbul; The British Museum, Londra; Ali Rabia Gureli, Istanbul; Istanbul Modern Art Museum, Istanbul; Albert Museum, Londra; Virgilio Leggero, Roma; Collectors Room, Thomas Olbricht Koleksiyonu, Berlino.


 
 

Francesca Mulas (Cagliari, 1976) ha studiato lettere classiche all’Università di Cagliari e si è specializzata in archeologia con indirizzo preistorico. È archivista, bibliotecaria, giornalista pubblicista dal 2007 e giornalista professionista dal 2018. Lavora nel mondo dell’informazione e della comunicazione. Ha collaborato con quotidiani, quali Il Giornale di Sardegna – Epolis, Sardegna24, Sardinia Post e con periodici, quali Sardinia Post Magazine, La Collina. Come addetta stampa lavora con associazioni culturali, società, consorzi e pubbliche amministrazioni. Nell’ambito della divulgazione scientifica ha scritto La Sardegna nuragica: società, religione, vita quotidiana (Arkadia, 2015); ha scritto anche racconti per le case editrici Cenacolo di Ares, Marcos y Marcos e per il progetto Scrittori da palco. Nel 2018 ha ideato, scritto e presentato al pubblico i reading musicali Cuore e anima, uno brucerà (Spazio Antas a San Sperate) e Aquilino Cannas, parole e immagini di un poeta urbano (Cagliari, piazza Aquilino Cannas). È presidente dell’associazione culturale Terra Atra.


 
 

Donatella Percivale giornalista, velista, sarda doc, cerca ostinatamente il senso del bello ed è perdutamente innamorata della luce di Cagliari. Attualmente scrive per le pagine culturali di Sardinia Post e collabora con il Corriere della Sera. Autrice di documentari, ha diretto fanzine di danza e di jazz. Per anni ha scritto reportage di viaggi per Il Giornale. Ha lavorato in Rai e per il Touring Magazine. Si occupa della comunicazione di manifestazioni ed eventi culturali. Ha studiato e vissuto gran parte del suo tempo a Milano, per questo oggi respira davanti al mare.


 
 

Sandra Petrignani (Piacenza) vive fra Roma e la campagna umbra. È stata a lungo giornalista culturale per diverse testate. Il primo libro, Le signore della scrittura (La Tartaruga, 1984), raccoglie interviste a dieci grandi scrittrici italiane, frutto del suo lavoro giornalistico. Nella narrativa ha esordito con Navigazioni di Circe (Theoria 1987, premio Morante Opera Prima). E da allora ha scritto per diversi editori libri di racconti, libri di viaggio (E in mezzo il fiume. A Piedi nei due centri di Roma, Laterza, 2010), qualche romanzo che non è mai solo un romanzo, ma una forma contaminata che integra autobiografia, fiction, ricerca storica. I titoli più recenti, dopo il successo de La scrittrice abita qui (Neri Pozza, 2012) sono stati pubblicati tutti dallo stesso editore: Addio a Roma (2012), che ricostruisce in forma di affresco la società artistico-letteraria dagli anni Cinquanta alla morte di Pasolini, nel ‘75; Marguerite (2014), romanzo ispirato alla Duras; La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg (2018) finalista al Premio Strega, Premio Dessì, Premio The Bridge. Nel catalogo Neri Pozza si trova anche il suo libro di viaggio del ’96 Ultima India (riedito nel 2006). In Beat (2013), la riproposta del suo secondo libro, del 1988, Il catalogo dei giocattoli. Storia di un’infanzia. È tradotta in diversi paesi non solo europei.


 
 

Marcella Piccinini (Montichiari, 1974) laureata al Dams di Bologna, vi risiede da diversi anni. Dopo un passato da costumista e scenografa, nota per le sue collaborazioni con Marco Bellocchio (Sorelle Mai, 2010) e per una serie di cortometraggi di forte presa sul reale (La luna di Kiev, 2007, o Il Mondo Capovolto,  2011), su questa scia decide di avvicinare in modo del tutto originale una delle figure più rappresentative della rivolta antifascista d’Italia, e non solo: si tratta di Joyce Lussu, moglie e compagna di lotte di Emilio; lo fa con un documentario dal titolo La mia casa e i miei coinquilini (2016), proiettato il 24 gennaio scorso alla Camera dei Deputati.


 
 

Arianna Porcelli Safonov (Roma) autrice, attrice e conduttrice, la sua vocazione è far ridere e pensare contemporaneamente. Laureata in Storia del costume, ha lavorato nell’organizzazione di eventi, mestiere per il quale ha viaggiato in tutto il mondo. Nel 2008 ha iniziato a studiare teatro comico, ha aperto il blog di racconti umoristici Madame Pipì e dal 2010 ha abbandonato il tragico mondo degli eventi per dedicarsi completamente all’intrattenimento. Oggi è un’apprezzata attrice comica, conduttrice di format tv e live, autrice di monologhi di stand-up comedy e cabaret, tra l’Italia e la Spagna. Nel 2016 ha esordito per Fazi Editore con Fottuta campagna, fortunato libro che è tuttora in tour. Nel 2017 ha pubblicato sempre per Fazi Editore Storie di matti.


 
 

Antonio Prudenzano (Mesagne, 1985), vive a Milano. Dal 2014 è il responsabile editoriale del sito ilLibraio.it. In precedenza, ha curato la pagina Libri & Editori del quotidiano online Affaritaliani.it. Attualmente collabora con le pagine culturali del quotidiano La Repubblica e con Robinson-La Repubblica. Ha scritto, tra gli altri, per D di Repubblica, Blow Up e La Gazzetta dello Sport. Si occupa principalmente di cultura, editoria libraria, musica e media.


 
 

Luisa Ricaldone è stata lettrice all’università di Vienna e ha insegnato Letteratura italiana contemporanea all’università degli Studi di Torino. Negli ultimi anni ha approfondito il tema della vecchiaia in letteratura pubblicando Ritratti di donne da vecchie (Iacobelli 2017), e si è interessata alla scrittura delle donne straniere che scrivono in italiano pubblicando saggi in volumi collettivi come L’alterità che ci abita (Seb27, 2015). È componente del gruppo di lavoro di Lingua Madre e presidente della Società italiana delle Letterate.


 
 

Farian Sabahi, giornalista professionista specializzata sul Medio Oriente, scrive regolarmente per Il Manifesto, Il Corriere della Sera e il settimanale Io Donna. Titolare del seminario Relazioni internazionali del Medio Oriente presso l’Università della Valle d’Aosta, è cultrice della materia Storia dei Paesi islamici all’Università di Torino, ha insegnato a Ginevra e alla Bocconi e tiene corsi alle imprese su come fare business in Iran e nell’area Golfo. Il memoir Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due paesi e tre religioni è il suo ultimo libro (Solferino 2018). Presto sarà pubblicato il saggio Il bazar e la moschea. Storia dell’Iran 1890-2018 (nuova edizione, Bruno Mondadori). Tra gli altri suoi volumi: Un’estate a Teheran (Laterza), Islam. L’identità inquieta dell’Europa (Saggiatore), Storia dello Yemen (Bruno Mondadori), Noi donne di Teheran (Jouvence) e Il mio esilio (Jouvence), libro-intervista con l’avvocato iraniana Shirin Ebadi, insignita del Nobel per la pace. Nel 2018 il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino, il Mudec Museo delle Culture di Milano e il festival Sguardi Altrove hanno ospitato il cortometraggio I bambini di Teheran che racconta le vicende degli ebrei polacchi, cristiani ed ebrei, deportati in Siberia nel 1939 e giunti in Iran come rifugiati due anni dopo. Nel 2010 è stata insignita del Premio Amalfi sezione Mediterraneo, nel 2011 ha ricevuto il Premio Torino Libera intitolato a Valdo Fusi e nel 2016 il Premio giornalistico Con gli occhi di una donna.


 
 

Safir Nòu è un progetto di musiche originali, raccolte nel disco GROUNDLESS, registrate e prodotte tra Cagliari, Leon (Spagna) e Amsterdam (Olanda) uscito nel 2017. Le ambientazioni sonore, senza una matrice di genere ben precisa, si muovono alla ricerca di spazi e melodie inedite e ipnotiche. Il progetto Safir Nòu, ormai diventato una band a tutti gli effetti con i musicisti Antonio Firinu (composizioni, chitarra e fisarmonica), Sergio Tifu (Violino), Ivana Busu (fisarmonica), Andrea Lai (contrabbasso), Antonio Pinna (batteria), porterà a compimento il nuovo disco nel gennaio 2019. Antonio Firinu è un compositore, chitarrista e fisarmonicista nato a Iglesias (Cagliari) nel 1981. Ha composto e prodotto tre dischi con gli “Zudemà” a Bologna: Nur (2007), Sapuri (2008), Parole e Cous Cous (2010). È stato fisarmonicista ad Amsterdam nei “Katapulta Band” dal 2010 al 2012. Tornato in Sardegna ha creato con il violinista Yaacob Gonzalez Garcia la “Yacobai klezmer band”. Ha collaborato con molti artisti: Iosonouncane, Chiara Effe, Crc Posse, Joe Perrino, Vincenzo Castellana, Valentino Sinacori.


 
 

Stefano Salis (Sant’Antioco, 1970). Responsabile della redazione Commenti e Inchieste del Sole 24 Ore, si occupa di editoria, letteratura e musica e ha tenuto lezioni e laboratori di giornalismo culturale in varie università milanesi. Nel 2006 ha curato uno dei volumi della collana Quaderni Leonardo Sciascia e la prefazione dell’edizione italiana de Il controllo della parola di André Schiffrin. Ha poi introdotto le pubblicazioni della collana I capolavori del Premio Strega e, sempre per Il Sole 24 Ore, ha curato i Breviari di Gianfranco Ravasi.


 
 

Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, performance artist, storyteller. Insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane ed europee, tra cui il National Theatre di Londra, la compagnia Lod a Ghent, il Festival Opera XXI ad Anversa, La Bâtie e il Théâtre Am Stram Gram a Ginevra. Scrive per la musica e per la danza. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in solo e al fianco di musicisti, danzatori e attori, in teatri, musei e luoghi storici, con racconti per musei ed esposizioni, lavorando tra l’altro con Martin Bauer, Monica Benvenuti, Davide Botto, Sylvano Bussotti, Nora Chipaumire, Luisa Cortesi, Massimiliano Damerini, Francesca Della Monica, Francesco Dillon, Ane Lan, Alberto Mesirca, Nico Note, Elisabetta Pozzi, Scipione Sangiovanni, Peppe Servillo, Anna Toccafondi, Emanuele Torquati, Luca Veggetti. Voce di Radio Tre, ha condotto il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda. Tra i suoi libri recenti sono da segnalare: Lustrini per il regno dei cieli (Bollati Boringhieri), Sacre sfilate (Guanda), dedicato alla moda in Vaticano, Un paese in ginocchio (Guanda), La sindrome di Michael Jackson (Bompiani), Andy Warhol superstar (Johan and Levi), Siviero contro Hitler (Skira), Memorie di un’opera d’arte (Skira), Conosci Milano (Clichy) Ziggy Stardust (add), Bianco Tenebra (Sellerio), Teatri d’amore (Nottetempo), L’ultima regina di Firenze (Bompiani).


 
 

Yari Selvetella (Roma, 1976) è un giornalista. Lavora a Rai Uno come autore, inviato e presentatore televisivo. Si è occupato per molti anni di storia della criminalità, con saggi e reportage di successo come Roma Criminale (Newton Compton, 2005). Ha pubblicato poesie e romanzi, tra cui La Banda Tevere (Mondadori, 2015). Con Le stanze dell’addio (Bompiani, 2018) è stato nella dozzina finalista al Premio Strega.


 
 

Tullio Sorrentino, attore, ha lavorato agli inizi soprattutto in teatro, collaborando con vari teatri stabili italiani (Teatro di Roma, Stabile di Palermo, Stabile dell’Umbria) con registi quali Massimo Castri, Roberto Guicciardini, Mario Missiroli, Ennio Coltorti ed Andrea Camilleri. Successivamente si è dedicato prevalentemente alla televisione e al cinema pur rimanendo disponibile per produzioni teatrali. In televisione è apparso in varie serie, tra cui Distretto di Polizia, Squadra antimafia – Palermo oggi e Il commissario Montalbano. Ha realizzato vari cortometraggi come regista e sceneggiatore e spettacoli teatrali come attore ed autore. Ha vinto, nel 2000, il premio come migliore attore protagonista al festival del cortometraggio di Ceprano con il corto Gruppo di famiglia in un interno di Antonio Manzini e il premio come miglior attore non protagonista nel 2009 al Wirral International Film Festival di Liverpool con il corto Il principiante di Renato Chiocca. Nel 1999, con lo spettacolo teatrale Trilogia dello sport, scritto e interpretato con Thomas Trabacchi, ha vinto il premio della critica e del pubblico nella Rassegna Ennio Coltorti a Roma. Nel 2018 ha recitato al Teatro Eliseo di Roma in Processo per stupro.


 
 

Nadia Terranova (Messina, 1978) vive a Roma. Ha scritto i romanzi Gli anni al contrario (Einaudi, 2015; vincitore di numerosi premi tra cui Bagutta Opera Prima, Fiesole, Brancati, Bergamo e del premio americano The Bridge Book Award) e Addio fantasmi (Einaudi, 2018). È anche autrice di diversi libri per ragazzi, tra cui Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012; vincitore del Premio Napoli e del Premio Laura Orvieto), Le nuvole per terra (Einaudi Ragazzi, 2015) e Casca il mondo (Mondadori, 2016). È tradotta in diverse lingue europee e in corso di traduzione negli Stati Uniti. Collabora con la Repubblica e altre testate.


 
 

Virginia Tonfoni (Livorno, 1978) è una giornalista e fumettista. Laureata in Lingue e Letterature Straniere a Pisa, si è trasferita a Barcellona per seguire un Master in Comunicazione, per poi iniziare a lavorare nel campo dell’editoria e del cinema per sette anni. Nel 2012 ha deciso di tornare a Livorno, dove ora vive e scrive per diverse testate giornalistiche. Ha firmato articoli per Il Manifesto, Il Fatto Quotidiano e Fumettologica. Il suo esordio nel mondo del fumetto è con Violeta – Corazón maldito, che viene pubblicato da BAO Publishing nel 2017.


 
 

Luigi Tontoranelli è diplomato all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Ha collaborato con il Teatro Stabile Dell’Aquila, con il Teatro Stabile di Trieste, Teatro Di Roma e con compagnieprivate. Dal 1995 collabora con il Teatro Di Sardegna di cui è socio. Tra gli altri, ha recitato in: L’ultimo anno del Principe (regia P. Rubei); Riccardo III (regia A. Calenda); Frankenstein (regia I. Bassignano); Il sogno di Oblomov (regia B. Navello); I tre moschettieri (regia B. Navello); Guardami negli occhi ovvero il sistema Ribadier (regia G.Proietti); L’una e l’altra (regia di L. Tontoranelli); Il misantropo (regia di B. Navello); Condannati a morte (regia L. Tontoranelli); I persiani (regia di M. Martone); Mistero della Nascita, Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore (regia P. Giuranna); Schegge (regia A. Camilleri); Il giuoco delle parti (regia B. Navello); La Barraca (regia O. Forioso); Il borghese gentiluomo (regia di O. Forioso); Il giardino dei ciliegi (regia P. Magelli); I fratelli Karamazov (regia G. De Monticelli); Caffè Sinai (regia D. Dwerryhouse / L. Tontoranelli); Le ferite del vento (regia F. Brandi); Piacere, Chet Baker (regia L. Tontoranelli); Piccioccus (regia A. Zapparoli); Fonografo italiano (regia M. Parodi).


 
 

Gabriella Turnaturi si occupa di Sociologia della Cultura e di Sociologia delle emozioni. Ha insegnato, come professore ordinario, Sociologia all’Università di Bologna presso cui è oggi ALMA MATER PROFESSOR. Ha introdotto in Italia lo studio della Sociologia delle emozioni. Tra le sue numerose pubblicazioni: Associati per amore (Feltrinelli, 1993), La sociologia delle emozioni (Anabasi, 1995), Immaginazione Sociologica e Immaginazione letteraria (Laterza, 2003), Signore e Signori d’Italia (Feltrinelli, 2012), Vergogna – Metamorfosi di un’emozione (Feltrinelli, 2013), Tradimenti–L’imprevedibilità delle relazioni umane (5a ed. 2014), (Feltrinelli, Chicago University Press, 2007), Amorevoli difficili incontri – uno studio sulle emozioni in Georg Simmel (Orthotes, 2016), Non resta che l’amore (Il mulino, 2018, Premio Elsa Morante per la Saggistica 2018).


 
 

Alberto Urgu (Cagliari) giornalista, è autore del programma televisivo Agorà su Rai3. In precedenza, ha lavorato a La7, nel programma L’Aria che Tira. Si è formato professionalmente a Radio Press, storica radio privata cagliaritana d’informazione. Ha collaborato anche con Radio 3 Rai, Radiolina e con i quotidiani L’Unione Sarda, Sardegna 24, L’Unità ed Europa.


 
 

Pierluigi Vaccaneo, laureato in lettere Moderne, ha fondato IVM Multimedia nel 2005 e da 15 anni si occupa di nuovi media e divulgazione culturale. È il direttore della Fondazione Cesare Pavese. Con Paolo Costa e Edoardo Montenegro ha elaborato nel 2012 il metodo TwLetteratura con il quale sperimentare le nuove forme di divulgazione culturale. Dal 2016 è CEO di Betwyll Srl, la startup in social reading che ha sviluppato l’applicazione web-based Betwyll, per incrementare l’esperienza di lettura, condivisione e partecipazione proposta dal Metodo TwLetteratura, con l’obiettivo di fornire alla didattica, all’università e alle grandi aziende uno strumento per l’audience engagement, development, il team building e il long-life learning. Betwyll è indicato, dalla Comunità europea, tra le 15 buone pratiche di promozione della lettura in ambiente digitale ed è inserita dal MIUR tra gli strumenti di educazione civica digitale della piattaforma Generazioni connesse.


 
 

Patrizia Valduga (Castelfranco Veneto,1953). È una poetessa, traduttrice e vive a Milano. I suoi versi sono raccolti in Medicamenta (1982), Prima antologia (1998), Requiem (2002), Libro delle laudi (2012), Poesie erotiche (2018). Ha pubblicato: Italiani, imparate l’italiano!, (Edizioni d’If, 2010 e 2016); Breviario proustiano, (Einaudi, 2011); Per sguardi e per parole (Il Mulino, 2018). Ha tradotto versi di John Donne, Mallarmé, Valéry, Shakespeare e Carlo Porta; testi di Molière, Céline, Beckett e Flaubert. Ha fondato nel 1988 il mensile Poesia, che ha diretto per un anno.


 
 

Ilenia Zodiaco si definisce una millennial siciliana trapiantata a Milano. Crea contenuti per il web: dal testo al video fino al podcast. Ideatrice di progetti per la promozione della lettura e del mondo della cultura tout court. Nutre l’ambizione di poter trasmettere l’amore per la conoscenza e di poter incoraggiare la riflessione nel mondo fluido della Rete.


 
 

Monica Zuncheddu, attrice e regista, ha iniziato a calcare le scene nel 1989 e nel corso del tempo ha seguito alcuni percorsi formativi con i registi Carlo Quartucci, Theodoros Terzopulos, Werner Waas, Bruce Mayers. Il suo percorso artistico è stato profondamente segnato dall’incontro professionale e dall’amicizia che la lega al maestro Rino Sudano. Nel corso del tempo, ha preso parte come attrice a numerosi spettacoli, collaborando con diverse sigle teatrali e con registi tra i quali Franco Piacentini, Senio Dattena, Angelo Savelli e Marco Parodi. Dopo aver fondato nel 1997 il Riverrun Teatro in cui per undici anni partecipa alle programmazioni e alle attività artistiche come attrice, nel 2004 ha iniziato il suo percorso da regista, trattando alcune tematiche sul lavoro, spaziando dal mobbing ai call center. La professione l’ha portata nel corso del tempo a lavorare nel mondo radiofonico, pubblicitario, televisivo e cinematografico, ma senza mai perdere la passione per la didattica che la porta a Tirana e a Chicago a curare due laboratori di teatro per ragazzi. Sempre nel 2004 ha fondato la Compagnia dei Ragazzini di Cagliari, prima compagnia stabile di bambini e ragazzi in Sardegna. Nel 2017 ha fondato il Gruppo Storico Teatro. Ama ricordare alcune produzioni che l’hanno vista in scena in veste di attrice: per la regia di Rino Sudano La casa della Parola, Woyzeck, Amleto, Finale di partita, Giorni Felici; Cavalleria Rusticana, Occidente: dieci Orestiadi da Eschilo; per la regia di Elio Arthemalle e V. Biolchini in Egregio Signor Assessore, In Principio fu U e Don Chischiotte. E i più recenti Puppenspiel (monologo) di cui lei stessa ha curato la regia; I monologhi del pene (regia di Ibba Monni), I monologhi velati (regia di Marco Parodi) e Il mistero del santo crocifisso (regia di Rita Atzeri).


 
 

IED L’Istituto Europeo di Design è un luogo di Cultura e di Alta formazione, incentrato sulla creatività e sulla progettualità, che offre percorsi formativi articolati: corsi di Diploma triennali, Corsi di Formazione Avanzata e Corsi di Specializzazione. La sede di Cagliari è collocata a Villa Satta, una spaziosa villa liberty circondata da un giardino quasi magico. Partecipano a Pazza Idea: gli stilisti Massimo Noli e Nicola Frau, del marchio Quattromani, coordinatori del corso triennale in Fashion Design e Cristiana Arangino, fashion designer presso l’Atelier Cri Cri e docente di Fashion Design allo IED.


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