Il "nostro" Salone Internazionale del Libro 2021

[:it]Finalmente, di nuovo, al Salone Internazionale del Libro, felici di esserci state e felici che la cultura abbia vinto questa scommessa, dopo due anni così difficili. Si riparte da dove ci eravamo lasciati/e, anche se solo nella forma – ché i libri sono stati e sono sempre i nostri compagni di viaggio prediletti.
Al Salone del Libro ci aspettava un ricco programma di incontri, appuntamenti professionali, lavoro fitto per mettere a punto gli ultimi dettagli del cartellone di Pazza Idea 2021 (26-28 novembre, a Cagliari)

Libri e indipendenza, libri e lavoro, libri e cultura. Cultura che vince sempre e anche stavolta ci ha fatto “riveder le stelle”.
Il nostro bilancio del Salone del libro 2021 è positivo e pieno di speranza.
È stato bellissimo vedere tanti/e giovani affollare gli stand, comprare i libri, seguire gli incontri letterari e non.
Per noi, che abbiamo fatto della cultura il nostro lavoro e ci impegniamo per diffonderla e comunicarla come meglio possiamo, è stata una grande occasione di scambio e confronto con i/le colleghi/e di tutta la filiera.
E grande è stata l’emozione di stare in mezzo ai libri, con i libri, per i libri.

Niente più di questo ci sembra oggi, davvero, uno “Sguardo Altro“.

Il nostro Salone è stato ricco di emozioni, ma prima di tutto è stato lavoro:
Gli incontri professionali del Salone del Libro di Torino offrono anche la possibilità di confrontarsi con i festival letterari più conosciuti.

La direttrice del Festival della Mente di Sarzana, Benedetta Marietti, ci ha coinvolte/i in un incontro riservato ai/alle professionisti/e dell’organizzazione di manifestazioni culturali.
La dimensione popolare e collettiva ha sempre accompagnato il concetto stesso di festival, che però è allo stesso tempo una macchina molto complessa da gestire. È importante ricordare il primo studio sull’impatto economico dei festival italiani (Guerzoni), che è del 2008 e definisce le caratteristiche di questi eventi:
– Unità del tema
– Durata (tempo definito)
– Continuità storica
– Pluralità di offerte
– Unità di luogo
– Presenza ‘live’
– Approfondimento di temi rivolto a un pubblico trasversale
– Direzione unica
– Assenza di competizione e di vendita di prodotti
– Centralità dell’oralità
“Il rito collettivo di condivisione del sapere è sempre la cosa più emozionante” – dice; e gratificante, aggiungiamo noi!

Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Gian Mario Villalta di “pordenonelegge.it – Festa del libro con gli autori” sulle opportunità e complessità dell’organizzazione, il necessario coinvolgimento del tessuto delle città, il ruolo delle librerie e moltissimo altro.

E poi, incontri con le case editrici, con gli uffici stampa, con le autrici e gli autori, con le relatrici e i relatori… con addetti/e ai lavori e non.

Grande proficuo scambio di energie, suggestioni, idee e molto altro.

Il Salone Internazionale del Libro si conferma un appuntamento imperdibile non solo per la filiera editoriale, ma per i professionisti e le professioniste della cultura a tutto tondo.

Con la vivace speranza di tornarvi il prossimo anno con rinnovate energie, noi vi aspettiamo invece al Festival Pazza Idea, edizione 2021, con il suo imperdibile “Sguardo Altro”.

#pazzaidea21 sta arrivando
Rimanete sintonizzati/e!

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