Quando un luogo risuona da qualche parte dentro di noi [#pazzaidea16]

C’è un filo che unisce la poesia e la geografia, quella sensazione che alcuni luoghi “risuonino” dentro di noi, come se ci fossimo già stati o volessimo rimanerci.
Altre volte è una inquietudine, soprattutto davanti alle strade vuote, agli edifici vecchi, agli spazi grandi. E’ il filo dei paesi e della “paesitudine”, uno stato d’animo più che un luogo fisico, spesso però sostenuto dall’osservazione della realtà, da dati e studi che ci raccontano qualcosa dell’Italia e anche di questa nostra Sardegna in cui il paese piccolo è la norma e anche una esperienza di “resistenza” particolarmente coraggiosa.

L’ultimo appuntamento dell’edizione 2016 del festival Pazza Idea- Carattere Speciale si sviluppa proprio sotto il segno dell’incontro e confronto tra le persone su un tema attuale del presente e del futuro, quello della vita delle piccole comunità e dei territori. Lo scrittore, poeta e paesologo Franco Arminio [Esercizi di paesologia (Laterza, 2008),  Cartoline dai morti (Nottetempo), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori 2013), il suo blog è https://comunitaprovvisorie.wordpress.com/] incontrerà il pubblico a Macomer, venerdi 20 gennaio alle 18 presso la Libreria Emmepi, e a Modolo nel salone parrocchiale, alle 11 di sabato 21.
L’occasione è duplice: l’appuntamento pomeridiano, intitolato “Cedi la strada agli alberi”, è dedicato alla poesia, quest’anno il filo conduttore di Pazza Idea- Carattere Speciale, definito dallo stesso Arminio “uno dei suoi due amori” (l’altro è appunto la geografia). La poesia rivelatrice e comprensiva del destino di luoghi e persone, che illumina le cose come un fulmine:
“L’esistenza educa le forme
ad appassire.
Dal mio nome ogni giorno
cade una lettera.”

Insieme ad Arminio, il sindaco di Bortigiadas (comune della Gallura, 767 abitanti) Emiliano Deiana, animatore della pagine Facebook “Paesitudine”, uno spazio social che richiama i concetti di paese e solitudine, in una riscoperta poetica e concettuale dei piccoli centri come spazi vitali di tradizione e modernità, senza però staccarsi dalle questioni pratiche che ben conosce chi vive in questi territori di frontiera e raccordo. Il giorno successivo, a Modolo, la “Geografia commossa dell’Italia interna” si struttura come un incontro aperto ai sindaci e amministratori, a tutti i “portatori di interesse” di questa realtà, a chiunque abbia a cuore l’evoluzione sociale, economica e umana della Sardegna. Interverrà anche Matteo Lecis Cocco Ortu, per il progetto sPOP sullo spopolamento dei paesi sardi.

Perchè al di là e nonostante il frequente allarme sul rischio estinzione che grava su circa 31 paesi della nostra isola, il dibattito è aperto: seguire e credere nelle piccole comunità è un esercizio di comprensione, volontà e amore, che si intreccia spesso con il senso di vicinanza e cura. E che ci riguarda tutti.

 

L’incontro è inserito all’interno del Festival Pazza Idea. Carattere speciale promosso dall’Associazione Luna Scarlatta.
Evento realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio, e del Comune di Modolo. In collaborazione con Verbavoglio Libreria Emmepi Soc. Cooperativa di Macomer e le Tenute Rossini.

Bio Franco Arminio
Franco Arminio (Bisaccia, 19 febbraio 1960) è un poeta, scrittore e regista italiano, autodefinitosi come «paesologo». Arminio è nato e vive a Bisaccia, in provincia di Avellino. Collabora con “il manifesto”, e “Il Fatto Quotidiano” ed è animatore del blog “Comunità Provvisorie”. È documentarista e animatore di battaglie civili, battendosi, ad esempio, contro l’installazione delle discariche in Alta Irpinia e contro la chiusura dell’ospedale di Bisaccia. Nel 2009, con Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia ha vinto il premio Napoli. Nel luglio 2011, con “Cartoline dai morti” ha vinto il premio Stephen Dedalus per la sezione “Altre scritture”. Con Terracarne edito da Mondadori, ha vinto il premio Carlo Levi e il premio Volponi. Nel 2013 è uscito il suo ultimo libro di prosa “Geografia commossa dell’Italia interna”. È il direttore artistico del Festival della paesologia “La Luna e i Calanchi” di Aliano (MT). Nel 2015 fonda la Casa della Paesologia a Trevico (AV). Anima il blog “Comunità Provvisorie”. (Fonte Wikipedia)

Progetto sPOP
“SPOP: Istantanea dello spopolamento in Sardegna” è un libro edito da Lettera Ventidue a cura del collettivo Sardarch, laboratorio di ricerca coordinato da Francesco Cocco, Nicolò Fenu e Matteo Lecis Cocco-Ortu che da tempo analizza fenomeni di trasformazione del territorio. Il libro attraverso infografiche, testi, geomappe e fotografie offre un’istantanea della Sardegna contemporanea a partire dall’analisi di 31 comuni che potrebbero scomparire entro i prossimi 60 anni. La ricerca nasce dall’urgenza etica di mettere in campo e fare interagire molti ferri del mestiere, anche assai eterogenei, per affrontare una realtà poliforma e complessa da afferrare e trattare” ed esplora alcune risposte che la società sta offrendo, in modo più o meno esplicito, al fenomeno dello spopolamento attraverso esperienze che spaziano dai temi della cultura diffusa e dell’economia locale di prossimità al rapporto con le migrazioni. Questo volume, grazie ai contributi di studiosi di diversa natura apre un percorso di confronto e dibattito, che intende uscire dalle realtà accademiche e istituzionali, per creare una consapevolezza diffusa di un fenomeno che non riguarda solo l’isola ma gran parte del continente europeo.