Vi immaginate se esistesse davvero un’Officina Futuro? 

[:it]Vi immaginate se esistesse davvero un’Officina Futuro

Incuriositi (1) entrate in questa bottega e trovate davanti a voi artigiane e bottegai intenti a creare il futuro. Lo pensano, gli danno una forma, una materia, lo interrogano e poi…

Sembra un’idea meravigliosamente strana, eppure esiste e sta prendendo forma.

Pazza idea ha deciso di assumere, nuovamente, l’aspetto di spazio creativo, dove non solo la creatività è la forma principale di espressione ma dove, soprattutto quest’anno, ritroviamo al centro coloro che creano. 

Non a caso, infatti, si è scelto di accostare al futuro il termine officina: etimologicamente deriva dai termini latini Òpyfex, artefice e fabbricatore ma anche da Opus, opera e Facère, fare. L’officina Pazza idea, quindi, custodisce al suo interno i creatori con le loro opere, idee, sogni, aspettative, speranze che partono dalla contemporaneità vista come tempo in potenza e potenzialità per il futuro.

Sembra concreto più che mai dire che ognuno di noi è artefice del proprio futuro, che è simile a dire artefici del proprio destino. In entrambi i casi ciò che è importante è la volontà ostinata di vedere realizzato nel mondo quello che si è sognato per sé stessi

Il futuro, in questa nuova edizione, è al centro di una viva riflessione, in dialogo con la realtà e in rapporto sinergico con le arti.

Ma cos’è il futuro?

Sembra un po’ come il tempo: lo conosciamo ma se proviamo a spiegarlo non troviamo le parole.

Pazza idea vuole trovare queste parole, ma vuole anche incontrare questo futuro con tutti i mezzi e i linguaggi del possibile e dell’opportunità. 

Pensare il futuro, con la mente del creatore, vuol dire in primis riflettere sul concetto di responsabilità per spostarci, poi, sul concetto dell’agire. Quando si pensa al futuro, infatti, non si richiamano solo i sogni ma anche tutte una serie di azioni umane per concretizzare quei sogni.

Senza futuro e senza la capacità di immaginarlo e crearlo, non saremmo in grado di muoverci nel mondo, perché ci mancherebbe la possibilità di scegliere. Quando ci chiediamo cosa vogliamo nell’avvenire, implicitamente stiamo chiedendo a noi stessi di fare una scelta tra infinite possibilità. 

Iniziare a pensare ai possibili scenari significa sentire dentro di noi tutta la meraviglia di quello che sarà e ci sentiamo avvolti da una profonda libertà. 

In fin dei conti siamo creatori, abbiamo una grande responsabilità ma anche tanta libertà: possiamo creare il futuro che vogliamo, un futuro dove ognuno di noi ha il suo posto nel mondo, dove c’è uguaglianza legata alla diversità, dove sono costanti il cambiamento e il nuovo che si manifesta. 

Diventiamo individui attivi di una realtà futura tutta da creare.

Questo è il futuro che si sta iniziando a respirare nell’officina Pazza idea, tra le idee dei suoi creatori e creatrici.

Ma il futuro non è appannaggio di pochi e destinato a pochissimi, il futuro è di tutti. 

Voi come scegliete di crearlo il vostro futuro?

  1. Si è scelto di utilizzare il maschile per mantenere fluida la lettura. Pazza idea, però, sposa un linguaggio inclusivo con cui chiunque può identificarsi. 

 

Monica Mastrovito per La stanza virtuale dell’Officina Futuro di Pazza Idea
Foto di Fabrizio Delrio[:]


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